A saude è tudo na vida….. ma non per tutti

Reflexao (Riflessione)

E’ mattino presto siamo pronti per andare a lavoro per sperimentare alcune cose in merito all’apicoltura..

Ad uno dei due apicoltori chiedo come sta sua figlia, la più piccola, l’ultima di sei o sette figli, che la prima volta che mi ha vista ha avuto paura della pelle bianca e lui unendo le mani mi dice:

“ Stà saudavel. A saude è tudo na vida”…. (Sta bene di salute, la salute è tutto nella vita).  Cavoli tanti chilometri di distanza dall’Italia e mia nonna mi ripete sempre la stessa frase da anni!.. la vita umana va protetta e rispettata in ogni angolo della terra?! Hanno tutti una dignità, anche persone che vivono con mezzi di sussistenza naturali?.. e allora perché possono morire per una piccola ferita?!…

 

 

 

La costruzione delle case avviene scavando un grande buco nella terra, che spesso in questa parte di mondo è rossa…si tagliano i tronchi degli alberi per iniziare a piantarli nella terra e poi affilarne tanti in verticale ad una distanza misurata ad occhio, allo stesso modo ne vengono sistemti altri in orizzontale ai lati dei pali verticali e legati da una corda che viene ricavata dal tronco di un albero che si chiama SAMBA!… alla fine viene fuori una specie di gabbia, il cui scheletro in legno è riempito da sterpaglie e terra rossa che, presa dal buco, viene impastata con acqua del fiume e se è possibile con un po’ di cemento e … ci si chiede se davvero semplicemente delle mani possono realizzare ciò.. Il tetto è formato da pezzi di alluminio che per non volare via hanno bisogno di buste piene di terra.

Questo lavoro è possibile descriverlo in poche righe ma sappiate che il tempo reale per realizzare una casa qui, non è facilmente prevedibile… bisogna trovare il legno adatto nella savana lontana dai centri abitati quattro o cinque ore a piedi..tagliare i tronchi con un macete e giorno dopo giorno trasportarli nel posto in cui costruire.. l’acqua è altrettanto lontana e difficile da trovare e per trasportarla… ci sono teste e spalle forti delle donne che appaiono equilibriste per la capacità di restare erette con pesi inimmaginabili, e allo stesso tempo soprattutto occupate ad essere madri.

Ed in merito alle madri ATTENZIONE: i figli, di qualsiasi genere ed età o ancora non totalmente in grado di correre come gazzelle per le strade, seguono le madri. Legati alla schiena con un panno a qualsiasi ora del giorno e con il sole che batte fortissimo, restano con le madri durante qualsiasi tipo di lavoro debbano svolgere. Le madri allattano con disinvoltura mentre lavorano, anzi sembra quasi che da loro stessi i bimbi scelgano quando succhiare il latte, sono molto spesso attaccati al seno…mi sono chiesta perché un bimbo di fronte a me, per l’intera durata della messa dell’Assunzione era attaccato al seno della madre. .sarà perchè qui non esistono i ciuccetti? Sarà che con tanta povertà è il piacere più facilmente raggiungibile?..

 

 

Ritornando al buco nella terra e sottolineando che in questo mondo in cui non si contatta un ingegnere per progettare una casa di cui sopra, tutto ha uno scopo, viene utilizzato come deposito per l’immondizia “o lixo” e in altri casi, viene un po’ ristretto e circondato da tanti teli per diventare “casa de banho” (gabinetto).

Ora mi resta una curiosità… cosa ci sarà dentro la casa? dato che si cucina fuori e si è seduti intorno ai carboni ardenti, che rappresentano l’unica luce della casa.. i bambini quasi in un ciclo continuo corrono con piedi nudi qua e la per la strada durante ogni ora di luce solare e le donne puliscono e tritano con cura la mandioca e spesso intrecciano con cura i capelli delle loro figlie davanti alle case..?..

Avrà forse qui un altro significato avere una casa? Forse è avere un tetto per riparasi dalle piogge battenti di altre stagioni?..o forse è il punto di arrivo e di partenza di chilometri e chilometri per la sopravvivenza?.

Mariangela Capuzzi

 

 

Insomma case fatte con materiale che non ha un costo in moneta, a parte un po’ di cemento necessario, il cui prezzo è molto costoso, il resto questo popolo lo trova in natura, l’unico costo è quello del proprio fisico che cammina cammina, chilometri e chilometri con pesi sulle spalle e sulla testa per trasportare elementi per la sopravvivenza.

 

A minha casa.. (La mia casa)