La partenza
Venerdì 24 Agosto 2007Martedì 17 luglio,
finalmente dopo tante peripezie e ritardi, documenti persi e date sbagliate… eccoci a Fiumicino belli e pronti a salpare per quest’avventura… il destino sembra metterci alla prova, visti i numeri, ma subito tenta di distoglierci da pensieri scaramantici, regalandoci un bel 13, grande e lucido, di fronte ai nostri occhi: la porta d’imbarco al nostro volo. Si parte davvero, valigie pesate, zaini e computer in spalla, e una grande, grandissima voglia di partire… “ I signori passeggeri sono pregati…†E vai, si parte!… Direzione Parigi, europeissimo Charles De Gaulle, e poi giù, a tutto sud verso la nostra prima meta: Luanda. Buche, strade sterrate, fogne, pozze putrescenti, cani randagi… No, non è più Parigi, “seja bem vindos na Lixeiraâ€, sembrava esserci scritto…ed eccoci qui, catapultati nell’altro mondo, a sole una decina di ore di distanza dall’opulenta, e traboccante Europa.
Sveglia africana: il buon giorno, si vede dal mattino! Alle sei e mezza si comincia a battere alla porta: “ Ragazzi…! †È Italo, che tenta di mantenere il suo ruolo d’autorità anche in terra d’Africa… Niente da fare, la voce risuona vigorosa… È la resa dei sogni… “ Sull’attentiiii…! â€, la gamba fa capolino dalla zanzariera, il bianco del mattino invade tutto… Addio sogno… Ci rivediamo stanotte! La giornata ha inizio: padre Marcelo alla guida, e tra buche e folate di vento nauseabondo, cominciamo il nostro “tour turisticoâ€, attraverso le bellezze naturali e architettoniche dell’immondezzaio. Baracche e lamiere, tetti di fango, pire ardenti di rifiuti, fiumi di gente polverosa… Ma ecco, all’improvviso una speranza si staglia inaspettata all’orizzonte: la faraonica struttura a cinque piani della scuola di Lixeira costruita dalla missione Salesiana di Dom Bosco. Oasi nel deserto, miracolo tra i tetti, non si riesce a credere a ciò che si vede, tanta è la disperazione di quei luoghi, e tanta è l’efficienza e la tenacia di questi “piccoli uomini†missionari. E si continua per chiese, oratori, centri di salute incastonati come gioielli tra gli infiniti vicoli di miseria. Impariamo umilmente come la volontà e la speranza possono cambiare le cose. Ed è così che la prima settimana scorre veloce e piena, sotto i nostri occhi ancora troppo pieni d’occidente e di infinite inutili comodità . Arrivederci Luanda… Lwena ci aspetta.
La vita quotidiana nella Lixeria
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